Il mio amico Andrea è un bambino di 43 anni; la sua vita trabocca di sofferenza ma nessuno se ne accorge e a nessuno gliene importa granché. Siamo sistemi che ruotano da soli nell'immensità dell'universo. La sua amorevole famiglia, distrutta non solo da decenni di indifferenza ed inazione del dis-servizio sanitario nazionale ma anche dall'ignoranza e dall'insofferenza della gente, è riuscita fino ad un certo punto a proteggerlo dai pericoli del mondo ma poi Andrea è cresciuto e non è stato più possibile per loro seguire le sue "scappatelle" e riportarlo al sicuro, a casa sua.
Andrea sale sui treni e viaggia in lungo e in largo per l'Italia, chiedendo gelati e carezze.
Il mio amico Andrea è un'anima pura e buona che non farebbe male a una mosca. Ama fare lunghissime passeggiate portandosi dietro una radio o un lettore di cd. Ama moltissimo Renato Zero, Juni Russo, Joe Cocker, I Beatles, Freddy Mercury ...ma anche Pupo e Nino D'Angelo: vallo a capire! ..
Il mio amico Andrea si presenta agli sconosciuti e saluta tutti educatamente; risaluta cento volte e cento volte ti rivolge la stessa domanda.. ma non tutti capiscono e la maggior parte ne è infastidita. Lui non se ne rende conto purtroppo e se glielo fai presente ti dice: "scusa se ripeto sempre le stesse cose, non è colpa mia...è colpa della malattia che ho, non lo faccio apposta, scusa!".
Se ad Andrea ti rivolgi con un tono di voce alta..lo prende come un rimprovero e ti dice: "scusa se ti ho fatto arrabbiare".
Quando meno te lo aspetti Andrea ti chiede: "Mi vuoi bene?", oppure: "Mi fai una carezza?", oppure ti prende la mano e se la porta sul viso o sulla testa, facendoti capire che vuole essere coccolato. All'improvviso ti poggia la testa sulla spalla e sorride felice.
Il mio amico Andrea è un golosone, gli piacciono i fusilli, la salsiccia, le patate fritte, la pizza.
L'altra sera l'ho portato al ristorante. Al signore del ristorante ha detto:"scusa se ripeto sempre le stesse cose, non è colpa mia...è colpa della malattia che ho, non lo faccio apposta, scusa!" e il signore del ristorante gli ha risposto: "non ti preoccupare! Chiedimi cento volte le stesse cose ed io cento volte ti rispondo". Un vero signore il Signor Laino!!
Andrea quando mangia beve tantissima acqua, troppa! Allora gliel'ho fatto presente razionandogliela: "non devi bere troppa acqua che poi ti senti male...ti sgrido per il tuo bene".
Mi ha risposto: "tu non mi sgridi, mi correggi!". Mitico.
A quei ragazzi che lo fanno arrabbiare, lo prendono in giro, lo strattonano, lo sbattono fuori dai bar o dalle sale giochi o magari s'inalberano se si avvicina alle loro fidanzate, presentandosi e chiedendo una carezza, voglio dire che della vita e della malattia non hanno capito un cazzo e auguro loro, con tutto il cuore di trovarsi, ad un certo punto nelle loro famiglie, di fronte a certe drammatiche realtà per comprenderle pienamente.
La solidarietà, l'empatia, la comprensione, non costano nulla.
Se incontrerete Andrea per strada non fategli del male, non insultatelo, non prendetevi gioco di lui ma parlategli per un po', sopportate un po' le sue domande, rispondetegli se ve ne fa e... sorridetegli; se entra nel vostro locale o in quello in cui siete voi, tutto sudato e con lo stereo, non storcete il naso e non guardatelo dall'alto in basso perché dentro di lui c'è un mondo bellissimo fatto di spazi aperti, di musica, di affetto che a voi, sui vostri tacchi a spillo e nelle vostre camicie stirate, è purtroppo sconosciuto. Se sapreste entrare nel suo mondo anche solo per qualche minuto della vostra stupida vita, ne uscireste migliori; perché il mio amico Andrea è decisamente migliore della maggior parte dei suoi "giudicanti" e di sicuro più sensibile.
Se vi chiede un gelato o un euro...sappiate che non è certo di quello che ha bisogno, ma di dolcezza; e che sia riconosciuto il suo grande valore umano.
Grazie Andrea, per avermi concesso la tua simpatica compagnia per una serata. Non sei stato bravo MA BRAVISSIMO!! La prossima volta ti porto in pizzeria e la prossima ancora ci andiamo a mangiare un gelato..ma non al Bingo Bar...da cui ti hanno buttato fuori!
P.S.pare che Andrea li abbia fatti arrabbiare abbastanza comportandosi male ma pare anche che lui fosse abbastanza arrabbiato e ansioso perché da qualche tempo è diventato lo zimbello di qualche nullafacente dei paraggi ("togliti il cappello", "mettiti il cappello", "come cammini")...e via discorrendo per sfottimenti vari che certo, nella sua condizione, sono premessa a comportamenti tendenti a sedare la grande ansia, il senso di minaccia e di pericolo che assale persone con simili patologie..)
Ringrazio il Ristorante Il Caminetto di Tortora per la cortesia, la pazienza e la grandissima umanità dei suoi gestori: avete reso Andrea molto felice! Grazie.
Agnesina Pozzi
Non è tanto la diversità di Andrea il problema,non è neanche la sua ossessione,il nodo centrale della questione è che Andrea da fastidio.
Quando conosci veramente Andrea capisci che la libertà,a questo mondo,non è per tutti,ma te la devi poter permettere,prima di tutto economicamente e poi socialmente.
Andrea è una spirito libero,non lo chiudi in una casa,deve camminare,ama vivere all'aria aperta,ama la solitudine di una lunga camminata ma anche le carezze di uno sconosciuto...Andrea non lo metti in una casa chiuso perché lo uccideresti,non puoi seguirlo tutto il giorno come un ladro perché non ha rubato niente,è solo uno costretto a rubare la sua libertà perché né lui né la sua famiglia possono comprarla.
In tanti anni Andrea ha subito ogni sorta di umiliazione,picchiato,deriso,stuprato,e colpevolizzato perché se lo guardi da fastidio,perché non lo vuoi sentire parlare perché nessuno ha più tempo di guardare ed ascoltare a questo mondo.
Ognuno nel suo orto a tirare avanti,ognuno incentrato sui suoi problemi,nessuno che alza più lo sguardo a ricordare di essere un essere umano...Tutti a puntare il dito e a giudicare....Che cosa si intende con "deve essere seguito?" In realtà chi lo dice sta dicendo:"non è un problema mio,levatemelo da davanti per favore."
La verità è che Andrea è anche un problema tuo,perché siamo membri della razza umana e la razza umana vive in empatia e in amore solo che ce lo siamo dimenticati perché dobbiamo servire un Sistema padrone che ha reso l'uomo schiavo dell'uomo.
Chiunque crede che Andrea sia pazzo e che la pazzia non lo riguardi è un'illuso,il mondo sta impazzendo e degradando e con lui l'uomo.Continuiamo a gettare la polvere sotto al tappeto continuiamo a far salire la puzza e ci tappiamo il naso...Stiamo tutti andando verso una pazzia di massa.
Quindi io posso dire solo una cosa,comprendo le ragioni di chiunque abbia scritto su questo blog,ognuno ha la sua verità e il suo punto di vista,ma la vita non è solo una questione legale e di sostentamento e economico,la vita,forse,ci chiede qualcosa di più...La vita ci dice che se incontriamo Andrea allora qualcuno o qualcosa ce lo ha messo davanti e quindi diventa un qualcosa di nostro...Non puoi rimandare al mittente la vita,ma devi viverla.Quindi se vivendo incontri Andrea puoi scegliere:Puoi insultarlo e picchiarlo,puoi stuprarlo,puoi giudicare lui e la sua famiglia,puoi girarti dall'altra parte oppure puoi guardarlo negli occhi e digli:"Come stai?" farci due chiacchiere e poi proseguire la tua strada..
Adesso vi saluto...buona vita a tutti.