dal sito dell'ENI (Ente Nazionale Idrocarburi):
Eni in Basilicata
"Dieci anni dopo la scoperta del
giacimento di Monte Alpi in Val d’Agri, Eni firma nel 1998 il primo
accordo con contenuti di Sostenibilità fra una società petrolifera e una
regione italiana, nell’ambito del quale sono concordate iniziative legate
alla salvaguardia dell’ambiente, alla formazione e allo sviluppo attraverso
l’innovazione e la ricerca. Oggi, Eni è un “big player‘ economico sul
territorio. Nel 2009, sono state pagate royalty per le
attività estrattive al territorio per oltre 82 milioni di euro"....
.
NOTA: ai Lucani, PROPRIETARI DI UNO DEI GIACIMENTI PIU' GRANDI D'EUROPA (la cui estensione reale è naturalmente taciuta...), finalmente, dopo lunghe e penose malattie (specialmente quelle che riguardano
gli abitanti nelle zone estrattive...) è stata erogata LA MISERIA di UN BONUS
CARBURANTE di meno di 100 euro
all'anno...
grazie un corno!
Dove poi siano finite, e in quali tasche, tutte le royalties resta ancora da
sapere. Potremmo fumare i dollari, non pagare affatto la benzina, avere magari a
casa i rubinetti d'oro massiccio come nel Brunei...ma...la miseria, la disoccupazione,
l'emigrazione sono ancora in poll position nella storia di questa regione
abitata da ricchi miserabili e governata da miserabili che neppure sanno QUANTI
BARILI SONO ESTRATTI AL GIORNO, miserabili come tutti quei lucani che si sono
venduti e svenduti da secoli al miglior offerente per farsi sfruttare, ma
almeno arricchiti dalle tasse che la popolazione continua a
pagare, con una contropartita altrettanto misera in servizi, infrastrutture,
università.
Ancora grazie un corno!
..."Nel 2008, Eni ha trasferito in Val d’Agri il centro direttivo delle sue
attività di esplorazione e produzione dell’Italia Meridionale, favorendo lo
sviluppo di imprese dell'indotto ad alta specializzazione con importanti
ricadute economiche e occupazionali. Nel 2009, le persone impiegate dal Distretto
in quest'area sono 230 (di cui oltre il 50% lucani), mentre circa 1.800 sono
coinvolte nell'indotto diretto generato dalle operazioni, distribuiti su circa
80 società ed imprese di cui oltre il 50% lucane".
NOTA: Dunque 115
lucani impiegati, in cambio di una regione ridotta a groviera per tutti i buchi
che son stati fatti un po' ovunque...perfino(dicono) nell'area del Parco del
Pollino. Bisognerebbe poi sapere in cosa consista IN DETTAGLIO il guadagno
dell'indotto...
..."Nel 2007 è stata inaugurata a Viggiano
una sede della Fondazione Eni Enrico Mattei , l'istituto di ricerca non profit sullo
sviluppo sostenibile creato da Eni nel 1989. Sempre nel 2007, Eni ha intrapreso
in Basilicata, in collaborazione con il Consorzio di Ricerca AASTER e con FEEM, il Progetto "Missione
di Comunità ", che interessa le aree della Val D'Agri e della Val
Camastra".
NOTA: Chissà magari essendo un istituto NO PROFIT,
riceverà anche finanziamenti dallo Stato; oppure in esso, forse, essendo "Fondazione",
potrebbero magari affluire fondi esentasse.
Chi volesse sapere la
storia dell'ENI la troverà in rete, con tutte le solite chiacchiere.
Quello che mi preme
sottolineare è che
hanno scelto UN LUCANO
D.O.C. per sponsorizzare la loro attività
DI SFRUTTAMENTO
E INQUINAMENTO
E DEPAUPERAMENTO DEL NOSTRO TERRITORIO:
eccolo, in nostro "eroe" del coast
to coast che meglio avrebbe fatto se avesse titolato il suo film:
Basilicata hole to hole...
LUCANI...DIAMO UN PASSAGGIO AGLI ITALIANI, TANTO CI STANNO PASSANDO ADDOSSO DA SECOLI TRA PERFORAZIONI PER PETROLIO E GAS (che non dovremmo nemmeno pagare...noi lucani!!!!...), FURTI DI ACQUA, STOCCAGGIO DI SCORIE RADIOATTIVE, SVERSAMENTI DI PERCOLATI! FESTEGGIAMO E BALLIAMO E APPLAUDIAMO AI FURBETTI DI TURNO, ELARGIAMO PREMI, STENDIAMO TAPPETI E FORGIAMO MEDAGLIE. CHI E' PIU' FELICE DI NOI "pezzenti allegri" di Lucania?
L'ITALIA RIPARTE GRAZIE ALLA LUCANIA CHE NON SOLO STA FERMA MA ANCHE IN POSIZIONE PECORINA, ABITATA DA SECOLI DA GREGGI DI PECORE ALLO SBANDO, e pochi furbissimi e spietati o amorali "pastori".
la Basilicata di buco in buco...
i buchi fatti da società che estraggono
non solo petrolio ma anche gas lasciandoci peggio che IL NULLA. Sursum corda! Non
fate quella faccia, non siate tristi, perché il guitto D.O.C. (che si è svenduto all'invasore) troverà il modo di farci
ridere, noi ricchi miserabili lucani,
facendo qualche battuta in dialetto.
Cosa strabiliante, lo sponsor dell'ENI che fa
ripartire l'Italia (ma ha paralizzato la Basilicata come un orso cinese a cui
estrae la bile da anni), lo farà proprio nel suo paese, a Lauria, il 17 agosto alle ore 21:30 in Piazza san Nicola, in
questa torrida estate da dimenticare.
E i ricchi miserabili lucani lo applaudiranno, come da
copione.
IO NO.
Agnesina Pozzi